Raccolta funghi - qualche suggerimento


Visto il periodo favorevole, in questi giorni la raccolta funghi ha impegnato il soccorso alpino nella ricerca di più dispersi.

E' bene ricordare che, anche un'uscita alla ricrca di funghi, specie se in terreno impervio o poco conosciuto va trattata come se non con più attenzione di un'uscita escursionistica. 

Benchè la sua durata sia inferiore anche un'uscita per i boschi può vederci impreparati all'arrivo di temporali, all'affrontare pendii scoscesi, o a ritrovare il sentiero abbandonato solo pochi metri fa per esplorare quel tratto di bosco che più volte ci ha dato soddisfazione….

L'indicazione generale è quella di osservare la massima prudenza sempre, di consultare le previsioni meteo e di uscire sempre e comunque ben equipaggiati ad ogni evenienza.

Non dimentichiamo di lasciare detto a qualche parente il posto preciso dove si intende andare… 

Riportiamo poi alcune indicazioni tratte da saninforma .it per la raccolta ed il successivo trattamento delle specie fungine.

Informazioni di questo tipo, anche molto dettagliate, si possono comunque ottenere interpellando i vari Ispettorati micologici presenti sul territorio, le guardie forestali e gli enti per l'ambiente che sono debitamente attrezzati e preparati sia per fornire indicazioni in merito, che un servizio di riconoscimento dei funghi.
Sintetizziamo quindi alcuni punti base:

  • raccogliere e consumare solo le specie fungine ben conosciute, mentre per quelle incerte (che una volta raccolte vanno tenute separate dalle altre) è bene ricorrere ad un controllo presso i centri micologici (le prove empiriche spesso consigliate da presunti intenditori non sono affidabili: come ad esempio se il fungo è mangiucchiato dagli animali del bosco allora è commestibile);
  • raccogliere e consumare esclusivamente funghi freschi in quanto il fungo è un alimento facilmente soggetto al deterioramento. Non raccogliere funghi se sono infestati da parassiti o "animaletti" di diverso tipo oppure quelli che si trovano già staccati sul terreno e che potrebbero essere in uno stato di decomposizione;
  • evitare di raccogliere funghi in zone particolarmente inquinate (vicino ad industrie o a zone di alto traffico);
  • per la propria incolumità fisica già durante la raccolta dei funghi è bene essere equipaggiati con un abbigliamento adatto, essere in possesso di una discreta preparazione fisica e conoscere alcune regole fondamentali di escursionismo, rispettando l'ambiente circostante.
  • i funghi vanno raccolti con delicatezza, applicando una torsione sul gambo e non devono essere trasportati in sacchetti di plastica perché ciò può provocare fenomeni di alterazione;
  • procedere alla appropriata pulitura e cottura dei funghi nello stesso giorno della raccolta;
  • mangiare i funghi solo dopo appropriata cottura che consiste in una bollitura in acqua per almeno 15 minuti, prima della cottura definitiva;
  • consumare i funghi con moderazione in quanto sono scarsamente digeribili.
  • evitare il consumo dei funghi da parte dei bambini sotto i 12 anni, donne in gravidanza e allattamento, persone anziane o non in perfetta salute.
  • non mangiare le parti coriacee come il gambo, che sono difficilmente digeribili;
  • rivolgersi subito ad un pronto soccorso ospedaliero se subito dopo aver consumato dei funghi si presentano disturbi come vomito, diarrea, dolori addominali, ecc...La situazione è ancora più pericolosa se questi sintomi si manifestano parecchie ore dopo l'ingestione;
  • non buttare eventuali esemplari di funghi dello stesso gruppo di quelli consumati, in quanto il loro riconoscimento può essere fondamentale per seguire le giusta terapia in caso di malessere.